Il nostro Gianfranco, in punta di piedi, se ne è andato.
Trentacinque anni di amicizia passati in un attimo.
Era la fine del’77 quando presi la prima licenza, per correre nel rally di Sanremo al fianco di Enrico Guggiari.
Ancora non conoscevo la Scuderia del Lario, ma fu questione di poco tempo.
E la prima persona che incontrai, presentandomi ad un incontro settimanale, che a quell’epoca si teneva nelle sale dell’ACI Como, fu proprio Gianfranco.
Già allora, spinto dalla grande passione per lo sport dell’automobilismo, aveva messo il suo tempo a disposizione della Scuderia del Lario.
Gianfranco amava la pista ma capì subito che, per il grande impulso che i rally stavano avendo in quel momento, sarebbe stata cosa giusta aprire a questa disciplina le porte della Scuderia.
Gianfranco amava la nostra città, ed ha sempre insistito che al fianco della Scuderia del Lario comparisse il nome “ Como”.
Gianfranco ha amato i suoi piloti, e ricoprendo per tanti anni il ruolo di “Direttore Sportivo”, ha gioito sui campi di gara per le loro vittorie, che erano vittorie della Scuderia del Lario.
Ma Gianfranco, quando occorreva, sapeva anche riprendere un pilota, perché davanti a tutto doveva sempre esserci lealtà, correttezza e rispetto delle regole.
E poi non dimentico che, se ormai abbiamo raggiunto 53 anni dalla nostra fondazione, lo dobbiamo a lui.
Riporto testualmente quanto scritto nel Libro Soci:
“ Negli anni 90-91-92-93-94-95 l’attività della Scuderia del Lario è stata nulla. Nonostante questo il socio Bianchi Gianfranco ha provveduto a rinnovare per questi anni sia la licenza Csai di Scuderia che la affiliazione della Scuderia stessa alla F.I.S.A.”
Grazie a lui venne ripresa l’attività agonistica nel 1996.
Tanti splendidi momenti vissuti assieme, ma la condivisione anche di momenti più tristi, come la scomparsa del nostro pilota Sandro Corsini, un suo “pupillo”, che ogni anno Gianfranco ricordava commuovendosi.
Non sarà sicuramente facile portare avanti l’attività della Scuderia senza i suoi preziosi consigli.
Ma proprio tutti i suoi preziosi consigli di questi anni dobbiamo farli nostri, e sarà la maniera migliore per ricordarlo.
Ciao Gianfranco, la tessera n.1 sarà sempre tua.
Roberto Ambrosoli